“Ritornando alla vita” di Isabella Beraldo

“Ritornando alla vita” di Isabella Beraldo

Questo lungo periodo nelle nostre case ci ha messo a dura prova. Abbiamo perso il contatto con la realtà quotidiana per essere catapultati in una vita virtuale alla quale non eravamo pronti. Un grande senso di impotenza oggi ci pervade . La perdita di libertà individuale credo sia l’aspetto più traumatizzante che non dovremmo sottovalutare. Mi sono chiesta spesso , in questo periodo, per quale reale motivo l’essere umano sia pronto a mettere la propria vita nelle mani di qualcuno. La prima risposta,potrebbe essere…per paura, credo invece che si tratti di mancanza di consapevolezza. La spinta interiore a delegare all’altro il nostro essere, soffocando ciò che siamo perché, forse, non ne siamo nemmeno consapevoli. Una società che non accetta l’idea della morte, resta aggrappata a una vita priva di senso, inquadrata dentro un dictat disumano che, di fatto, dis-umanizza. Disumanizza nel momento in cui ci trascina al balcone ad insultare chi fa una passeggiata, disumanizza nel momento in cui non si preoccupa dei bambini, disumanizza quando lucra sul disastro economico e quando ammazza i nostri anziani con un colpo di stilografica. Tutto questo è stato. Questo è il reale che irrompe con la forza di un’ incarnazione e come tale resta tatuato in noi. Ecco allora ciò che ci muta per sempre, ecco il
cambiamento di cui si parla molto, ecco il “niente sarà come prima”. Dovremo fare i conti con un “noi stessi ” mai conosciuto, con una cicatrice spessa e ricucita in fretta, perché domani verremo ributtati per la strada altrettanto arbitrariamente e saremo in balia di un NOI nuovo, traumatizzato, che ha nascosto molta sofferenza con musiche e balli, scherzi e risate social ma che mostrerà tutta la sua forza traumatica fin dalla prima boccata d’aria. Arriveranno pianti liberatori, corse nei prati e giochi con gli amici, ma questa guerra, come tutte le guerre, non passa e va. Dovremo dare ascolto a quei segnali, sintomi del corpo che ci parleranno, per molto tempo, di quello che ci è passato dentro e accoglierli come nostri e non come estranei da combattere. Niente di più sbagliato che credere di spazzare via tutto tornando alle nostre faccende. Un trauma ha sempre senso nella nostra esistenza, per questo va ascoltato e guidato con consapevolezza. Rivolgiamoci alla Natura visto che ne siamo parte. Lei ci guarirà. Rivolgiamoci gli uni agli altri parlando di ciò che ci è accaduto perché non resti muto in noi.